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sabato 15 maggio 2010

La crisi del terzo millennio...di Canio Trione

Tutto va a rotoli, la fiducia e la speranza è un ricordo del passato, OGGI SI VIVE ALLA GIORNATA, i furbi, i prepotenti, i disonesti, sono costoro ad andare avanti, fino al bordo del burrone...



"E' la politica da svalutare" di Canio Trione 15/05/10)
Quando c’era la lira si poteva svalutare. Quando si svalutava il potere di acquisto in termini di altre valute si riduceva istantaneamente dell’ammontare della svalutazione. Quindi i più colpiti in termini assoluti erano i trader internazionali o gli importatori semplicemente perché erano mediamente i più ricchi. Anche gli altri erano interessati dalla stessa sorte ma in misura differente. Per precisione va detto che in termini di acquisto di beni e servizi, i salari e gli stipendi come anche i dividendi e gli interessi continuavano a detenere lo stesso potere di acquisto di prima della svalutazione fino a quando il rincaro dei prodotti di importazione non si scaricava sui beni di largo consumo. Era un processo lungo mesi e parziale perché gran parte dei beni rincarati (perché provenienti dall’estero) venivano sostituiti da quelli domestici che così allargavano la propria scala di produzione. Anche il rincaro delle materie prime veniva avvertito dal consumatore solo nella misura in cui queste formavano il prezzo finale. Quindi mentre il grande capitale internazionale veniva immediatamente falcidiato dell’intera misura della svalutazione il piccolo stipendio lo era in maniera più graduale e parziale. Intendiamoci, non era una bella figura quella di svalutare, ma il problema era pilotato e, con l’arte di arrangiarsi, si riusciva a limitare i danni e, alle volte anche a ricavarci qualche piccola cosa. Poi la sinistra con il sinistro e convinto apporto della destra ha introdotto l’euro e quindi non si può più svalutare; per correggere gli squilibri commerciali e finanziari che si formano per le più varie ragioni bisogna svalutare prezzi e salari interni con corollario di disoccupazione e recessione. Cosa che stiamo sperimentando nel Sud d’Italia. Cosa che si impone bellamente ai paesi in difficoltà, (Grecia, Est Europa, Baltico) quasi che abbiano i mezzi per farlo ed in ossequio ad una teoria economica e alla contabilità pubblica molto semplice: se hai dei debiti devi pagare quindi aumentiamo le tasse o riduciamo la spesa pubblica e con il ricavato paghiamo i debiti. Questa tesi sembra impossibile da scalfire per la sua elementarità ed è talmente lapalissiana da essere quasi… stupida. E qui viene il punto: abbiamo bisogno di economisti, politici, Istituzioni nazionali d internazionali per sostenere una cosa del genere? Certamente no la mitica casalinga di Voghera basterebbe e forse saprebbe fare meglio di chiunque altro. È evidente che le cose non stanno così; se togliamo da lavoratori, imprese e famiglie per pagare i debiti otteniamo il risultato incredibilmente assurdo che i percettori di redditi da capitale finanziario saranno tutelati molto di più dei percettori di redditi da lavoro o da impresa!!! Cosa non solo iniqua ma dannosa: se si penalizzano questi ultimi come si accresce il Pil? E come si può immaginare di spremere quelle categorie fino a far loro pagare una montagna di mezzi finanziari multipli del Pil e accresciutisi in maniera così anomala grazie alla contrattualità virtuale e alla mondializzazione della finanza? Cioè senza produrre nulla di reale? La svalutazione riduceva parimenti il valore di tutti i detentori di danaro fossero essi lavoratori (quindi si riduceva il valore del salario) o finanzieri (si riduceva il valore dell’intero capitale detenuto); l’apporto al risanamento era commisurato all’ammontare di mezzi detenuti: pagava di più chi aveva di più. Oggi si vuole che i detentori di titoli non ci rimettano nulla e stiano lì ad attendere che tutti glia altri facciano la raccolta per pagare loro! Quindi la situazione attuale è assurda più di ogni immaginazione; assurdità cresciuta dal fatto che gli stessi schieramenti politici (tutti) non solo non rappresentano l’elementare interesse collettivo a non uccidere le imprese, non solo non ostacolano questo fenomeno folle ma si presentano alle elezioni privi di… programmi, quasi che non vi sia nulla da migliorare. Laddove è di tutta evidenza che le cose vanno malissimo per tutte le categorie nessuna esclusa: i lavoratori come i disoccupati perchè non riescono a quadrare i conti, lo Stato che è sempre sull’orlo della bancarotta e i finanzieri che sono nel bel mezzo di una crisi sistemica nella quale i loro averi sono sempre più virtuali e sempre meno reali.
In una situazione così grave e così chiara vi sono schieramenti politici ancora… in cerca di identità programmatica, altri interessati alle frequentazioni intime dei propri avversari, altri ancora a fare le pulci ai conti bancari dei ministri,…
Che i politici non siano all’altezza del proprio compito è ampiamente dimostrato dai fatti. Ma che si arrivi a realizzare con sistematicità scientifica e con profonda stupidità autolesionista la espropriazione delle masse e delle imprese a favore della difesa, del sostegno e dell’arricchimento dei finanzieri è totalmente … cercate voi le parole le mie non sono sufficienti.
Canio Trione