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sabato 18 settembre 2010

GRAZIE AI QUOTIDIANI..NON VENIAMO DIMENTICATI...! pubblicata da Elvira Alessi il giorno venerdì 17 settembre 2010 alle ore 12.25

Stamattina i giornali locali riaprono il caso che vede vittima di molestie e stalking mia figlia Viviana,storia che ha apportato un notevole cambiamento nella nostra vita,stamani i giornalisti (che ringrazio di cuore ) riproducono in toto la vicenda per cui mi batto da 1 anno senza sosta,la notizia si riporta alla ribalta mediatica,per evitare che finisca nel dimenticatoio. 

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA GAZZETTA DEL SUD

 È andata avanti per qualche mese, una storia squallida che ha afflitto la studentessa, sino a spingerla a farli leggere alla propria madre, un medico nutrizionista E.A. che lavora all'ospedale di Soverato...
La storia è di quelle brutte da raccontare, miserevole, per chi ha compiuto l'azione. È andata avanti per qualche mese tra ottobre e novembre scorso, con messaggi persecutori arrivati sul cellulare di una 19enne che frequenta un istituto scolastico di Catanzaro. Una storia squallida che ha afflitto la studentessa, sino a spingerla a farli leggere alla propria madre, un medico nutrizionista E.A. che lavora all'ospedale di Soverato, che nel giro di 15 giorni ha individuato l'aguzzino che si celava dietro gli sms. Avance di ogni genere, frasi accattivanti, per la ragazza giornate da incubi. Gli sms venivano soprattutto inviati poco prima la mezzanotte. Invito ad incontri, proposte di sesso. Con la consueta puntualità "l'orco", come lo definisce la dott.ssa E.A., inviava un'infinità di messaggi, finalizzati a squilibrare lo stato psicologico della ragazza. Per farlo venire allo scoperto la madre gli ha dato del filo per qualche settimana e ha risposto agli sms. Poi ha cercato di fargli capire che il gioco, a volte erotico, condotto sul display del telefonino era terminato. E ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri di Soverato, che hanno avviato le indagini di un caso che ha dell'assurdo, perché consumato dentro la scuola e ha come protagonista dei messaggi mandati un dirigente scolastico. Per il momento tutto è sotto stretto riserbo: in questi giorni la Procura ha acquisito gli atti per avviare le indagini sul presunto reato di stalking, così viene definito chi commette abusi con il cellulare e su web. «Perseguitare una ragazza – racconta la madre della studentessa – da parte di un adulto, e con figlia, è davvero una brutta storia. Noi non ci fermeremo, perché è bene che se ne parli e l'auspicio è che la denuncia possa servire a frenare un fenomeno che esiste e che purtroppo si infrange sul muro dell'omertà». Tanto coraggio della dottoressa, che si è affidata all'avv. Valentina De Pasquale di Soverato. È stato nominato un perito informatico che ha depositato proprio ieri in Procura una dettagliata relazione con tanto di perizia giurata dove sono stati riportati dal primo all'ultimo sms. Tabulati telefonici dove compare il numero di cellulare da dove sono stati scritti i messaggi. A quanto è dato sapere, il presunto responsabile non ha denunciato alcuno smarrimento della scheda né del telefono incriminato, anche se E.A. è pronta a scommettere che l'uomo è in possesso di almeno una dozzina di schede di diversi gestori e quindi di messaggi ne sono girati un'infinità sempre indirizzati a ignare ragazze che forse non hanno avuto il coraggio di farle vedere ai propri genitori. «Nessun discredito alla scuola – chiude E.A. – spero solo che il marcio venga subito eliminato per evitare inquinamenti tra gli adolescenti. Ho la fortuna di avere un figlia – che mi racconta tutto, anche le cose negative». (Vincenzo Iozzo - Gazzetta del Sud)